ANONIMI
Nei volti di alcune di loro, talora, anche una semplice smorfia tradisce la memoria della
disperazione e della miseria, a dispetto díun sorriso rumoroso e coprente. Sui loro corpi, sempre
agili e scattanti, si spiega la forma muscolare della resistenza. La loro identit‡, invece, appartiene a
luogo che le contiene e le alloggia. Sono donne liquide perchÈ sono migranti, in fuga da terre
saccheggiate o famiglie cancellate dalla guerra. Sono donne, sono migranti, sono le protagoniste di
ANONIMI, una mostra fotografica il cui concepimento Ë avvenuto interamente allíinterno díun
centro díaccoglienza di Valderice, in provincia di Trapani. Ho scelto subito di utilizzare un bank
come fonte luminosa da porre di fronte a ciascuna di loro, che sono state fotografate da tergo sia
per tutelarne la privacy di ërichiedenti asiloí sia per dare risalto a una storia intima fatta di legami
spezzati. La luce che le avvolge, infatti, ne sfuma leggermente i contorni, rinviandone
líappartenenza a una sorta di spiritualit‡ laica e terrena e rigenerandone líimmagine. Invito di
conseguenza il fruitore a volgere líattenzione non gi‡ a una vera e propria silhoutte, bensÏ al
rapporto gestaltico tra sfondo e figura, una figura che dovrebbe mutarsi in rivendicazione di
speranza e libert‡. Gli scatti sono dodici e sono stati fatti con una reflex digitale e obiettivo 85 mm.
Il taglio quadrato Ë stato deciso solo nella fase della post-produzione.
Prof. Francesco Mercadante
Sono Giò Vacirca, nata nel '73.
Sono siciliana, nata e cresciuta a pane, sole e mare!
Dopo essermi diplomata al Liceo Classico, decido di trasferirmi a Padova per seguire il corso di studi presso l'Istituto Superiore di Fotografia ed Arti Visive.
Diplomatami nel 1998, rimango a Padova per lavorare al seguito del Maestro Gastone Scarabello, presso il Blow Up Studio, a Rubano.
Decido poi di tornare a Trapani, lavorando presso lo studio fotografico "Leonardo" di Leonardo Frusteri.
Nel 2001 apro il mio studio fotografico "IMAGO", occupandomi soprattutto di stil life, ritratti e cerimonie.
Sono una donna molto passionale, tra i miei hobbies quello del canto popolare.
Così come nella musica, metto passione nel mio lavoro, scovando l'anima nelle cose e nelle persone che ritraggo.
ANONIMI è la mia prima personale, ho sempre partecipato a collettive.
Ma questo progetto andava fatto, adesso, in questo periodo storico doloroso e complicato.